Lei è indecisa tra il verde muschio e il verde oliva, lui non distingue uno dall’altro.
Lei pensa che lui ritenga inutili le sue opinioni. Lui non capisce perché fa un dramma di una cosa incomprensibile.
I colori per uomini e donne sono diversi. Luoghi comuni o realtà scientifica?
La carta da parati che colori ha?
A tal proposito racconterò di quando ho ridipinto casa. Ci sono due versioni di come è andata. Ma siccome la mia ex non è qui, potrete sapere cosa è successo per davvero.
Un bel giorno, lei decide che le mura di casa sono troppo smorte. Le rispondo che non sapevo che un muro potesse essere smorto, e mi risponde che non capisco nulla. Giunti quindi alla decisione comune che le mura vanno ridipinte, mi avvio inconsapevole al disastro, in un negozio per il fai da te.
Compro ciò che occorre: rulli per sporcarsi in modo indelebile, rotoli e rotoli di plastica per coprire inutilmente i mobili, scotch di carta per fissare la famigerata linea vicino al soffitto, righello di legno da 15 kg per tracciare la summenzionata linea. Mi procuro inoltre vecchi quotidiani per coprire il pavimento – utile come mettersi un cappello di carta stagnola per proteggersi da una bomba H – e dei vecchi vestiti rifiutati anche dalla croce rossa, già macchiati da decenni per dissimulare eventuali tragedie cromatiche.
Chiedo (leggi: costringo) alcuni amici a darmi una mano, e andiamo in missione.
Manca solo una cosa: i colori. Lei sceglie il giallo, quindi decidiamo per quello. Ovviamente, il mio concetto di giallo è: colore a metà tra l’arancio e il bianco. Lei è indecisa tra sfumature dai nomi misteriosi, di cui non ho mai sentito parlare. Le piacerebbe il canarino, ma con un tocco di scuolabus e possibilimente una traccia di pastello. Forse anche il paglierino non è male, ma con riflessi di cadmio.
Inutile dire che un colore simile non esiste, ma per fortuna la tecnica ci viene incontro. Con l’apposito selezionatore si può ottenere la miscela desiderata. Certo, un barattolo da 10 litri di semplice giallo canarino costa 15 €, mentre quello fatto apposta ne costa 20 al litro, ma mica possiamo tenerci la casa color canarino! E che siamo nel medioevo?
Scelto il colore e con parecchi euro in meno, torniamo a compiere l’opera.
Quanto ci costano i colori!
Fisso lo scotch al soffitto. Essendo la prima volta che dipingevo un muro, non sapevo esistessero due tipi di scotch: quello che funziona e quello che si stacca a tradimento. Purtroppo mi sono procurato quello del secondo tipo, che funziona così: attende che ne fissi un 20-30 metri, e quando stai per completare il tutto crolla di schianto trascinandosi la striscia con sé.
L’impresa è degna di Ercole, ma con l’aiuto degli amici riusciamo a completare il tutto. Non parlerò delle macchie su ogni cosa avesse una traccia di tridimensionalità della stanza. Né delle numerose imprecazioni, che farebbero sembrare uno scaricatore di porto al pari di un’educanda di collegio. Siamo qui per parlare della differenza di percezione di colore nei due sessi, non del costo assurdo che ciò richiede in termini di denaro, energie, amicizie perdute e danni da sistemare.
Il risultato? Ai miei occhi mura gialle. Per lei un capolavoro.
Perché i colori ci appaiono tanto diversi?
Tutto questo, ripeto, sembra un luogo comune. In realtà le cose non stanno affatto così. Le donne hanno per davvero una maggiore sensibilità ai colori. Per capire il motivo dobbiamo tornare al periodo felice in cui, da brave scimmie, saltavamo tra i rami alla ricerca di un frutto. I nostri occhi dovevano avere la medesima sensibilità per distinguere da lontano una mela matura da una acerba, dato che per raggiungerla si rischiava il collo saltando e la vita se per caso si incontrava un’altra scimmia più grossa interessata alla stessa mela.
Poi le cose cambiarono. Gli uomini si specializzarono nella caccia. La loro vista divenne binoculare – motivo per cui i ragazzini passano decine di ore a sparare agli alieni e le ragazzine no – mentre quella femminile si adattò di più nella raccolta. Le sfumature che una donna vede sono superiori per motivi biologici.
I nostri occhi vedono sempre con 3 coni: giallo, blu, rosso. Negli uomini daltonici – non a caso le donne daltoniche sono meno del 3% dei daltonici totali – manca un cono, quindi blu e rosso si confondono.
Nelle donne esistono coni “accessori”. Oltre ai 3 standard ne esiste almeno un altro – e in alcune donne addirittura 2 in più – che permettono una definizione molto maggiore dei colori.
Donne: non lo fa con cattiveria. Non riesce proprio a capire cosa cambia tra un giallo banana e un giallo ananas.
Uomini: non lo fa con cattiveria. Non riesce proprio a capire come confondere un giallo banana da un giallo ananas.
Antonio
Per approfondire
Meridda, F.Pandiscia “Il Metodo Anticorna“.
R. Dumbar “Di quanti amici abbiamo bisogno?”
R. Dumbar “Amore e tradimento. Uno sguardo scientifico”
D. Morris “L’Animale Donna”
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Il Metodo Anticorna!
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L’autore: Antonio Meridda
Antonio Meridda è laureato in scienze naturali, con master in etologia e in giornalismo scientifico. Formatore ed esperto di linguaggio del corpo ha ottenuto le certificazioni F.A.C.S. (Facial Action Coding System) e B.C.E. (Body Coding System) ed è autore di numerosi libri e videocorsi sull’argomento. Iscriviti alla sua newsletter per leggere i suoi articoli e imparare tutto su come gestire la coppia.