Ricordo che, come sempre, affronterò il tema da un punto di vista scientifico.

Ognuno di noi avrà un’esperienza personale e diversa della questione. La scienza però va a percentuali e stime, soprattutto per gli ambiti comportamentali, quindi non si parla di “gli amici di Giulio” o “le amiche di Maria”, ma in modo generale di amicizie maschili e femminili.

Uomini e donne: come intendono l’amicizia e perché

Ancora una volta, il ruolo modifica questo aspetto almeno quanto il comportamento individuale e la peVENDITTI908rsonalità.
Con ciò intendo dire che il modo di comportarsi, che è acquisito, cioè imparato durante la vita, è molto importante, ma altrettanto lo è il sesso di appartenenza.
Come ormai sappiamo bene, i ruoli sono di base due: cacciatori e raccoglitrici. In alcune culture anche gli uomini sono diventati raccoglitori, ma praticamente in nessuna cultura abbiamo donne cacciatrici.
Dividiamo comunque per motivi di comodità i sessi in queste due grandi categorie.
Di quali e quanti amici hanno bisogno entrambi? L’esperienza ci porterebbe a pensare che “l’amico è quella cosa che più ce n’è e meglio è”, ma la realtà non è esattamente così.
Avere molti amici è vantaggioso, perché l’unione fa la forza. Ma, come sa chiunque usi i social network, il termine stesso di amicizia è molto vago.
C’è infatti chi ritiene l’amico qualcuno che deve sacrificarsi, chi impegnarsi, chi lo vuole sempre pronto ad aiutare, chi lo riconosce nel momento del bisogno eccetera.
Una cosa è certa: avere amici è faticoso! Curarsi di 5 amici è una cosa, curarsene di 100 un’altra.
Non è quindi sorprendente sapere che maschi e femmine intendono il gruppo di amici, di solito, in modo un pò diverso.

Amici maschi

Gli uomini hanno sviluppato con gli amici un rapporto di funzione: molti amici sono utili perché ti aiutano in un compito, come cacciare, costruire una casa, sconfiggere un villaggio nemico. I gruppi di amici maschili sono per questo di solito piuttosto ampi, ma la conoscenza individuale degli stessi è in genere alquanto limitata. Un uomo non sa e spesso NON VUOLE SAPERE se l’amico ha problemi con i genitori, i fratelli, gli altri amici, la sua partner, il lavoro ecc. ecc. Certo, ci sono situazioni in cui un amico chiederà aiuto, magari per queste questioni, e in quel caso – e solo in quello – si interesseranno, ma ciò avviene perché possono dare appoggio per risolvere una situazione. Ad esempio, se un amico ha problemi con la fidanzata e chiede aiuto su come risolverli, l’altro amico cerca una soluzione con lui o suggerisce un rimedio.
Ma non si sognerebbe MAI di essere lui a chiedere o a informarsi sul rapporto tra lui e lei. Il concetto maschile generale è: “non sono fatti miei e non voglio essere coinvolto!”.
Mantenere un gruppo di amici di cui si sa fondamentalmente il nome e forse l’indirizzo non è quindi molto difficile, e pertanto gli uomini (soprattutto i ragazzi) formano grossi gruppi di amici. L’unione fa la forza.

Amiche donne

Le donne al contrario sviluppano con le amiche un rapporto molto più profondo. L’amica è la confidente, la spalla su cui e con cui piangere, la referente cui si svelano i segreti, colei che condivide tutto. Un’amica vuol sapere tutto dell’altra, e spesso ritiene questa la vera “prova” dell’amicizia: chi non si fida e non si confida non è una vera amica, al massimo una conoscente. Non è pensabile avere centinaia di amiche simili, perché molto semplicemente non basterebbe il tempo. Ci si concentra quindi su poche fidatissime compagne. D’altra parte, queste non devono, come nel caso degli uomini, sconfiggere un nemico tutte insieme o costruire una casa. Questi, nei millenni, sono per lo più compiti maschili. Un’amica può invece essere un valido supporto in caso di forte stress, o per organizzare il tempo, scambiandosi favori: io bado a tuo figlio e tu mi aiuti a organizzare la festa per mia madre, per fare un esempio.
Ovvio, anche qui avere 5 amiche è meglio che averne una sola, anche perché le amiche del cuore sono davvero amiche del cuore. Negli uomini c’è il concetto di “miglior amico”, che è quello con cui si andrebbe in guerra, ma difficilmente sarà qualcuno cui confessare i propri problemi emotivi.

Conclusioni

Questo programma “di base” è ovviamente, ribadisco, modificato dalla personalità, cioè dall’insieme di esperienze che forgiano la nostra individualità. Sarà quindi possibile avere donne con moltissime amiche e uomini con pochissimi amici. Sono però una minoranza rispetto al totale.
E voi quanti amici avete?

Per approfondire

Meridda, F.Pandiscia “Il Metodo Anticorna“.

S. Pinker, “Il paradosso dei sessi
I. Eibl-Eibesfeldt “Etologia umana
A. & B. Pease “Perché gli uomini possono fare una sola cosa per volta e le donne ne fanno troppe tutte insieme?
S. Feldhahn “Perché gli uomini fanno sesso con il lavoro e le donne se ne innamorano

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L’autore: Antonio Meridda

ritrattoAntonio Meridda è laureato in scienze naturali, con master in etologia e in giornalismo scientifico. Formatore ed esperto di linguaggio del corpo ha ottenuto le certificazioni F.A.C.S. (Facial Action Coding System) e B.C.E. (Body Coding System) ed è autore di numerosi libri e videocorsi sull’argomento. Iscriviti alla sua newsletter per leggere i suoi articoli e imparare tutto su come gestire la coppia.

 

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