La PNL (programmazione neuro linguistica) è ormai così tanto diffusa che fa a gara, tra gli argomenti condivisi e sconosciuti, con lo sbarco sulla Luna e le scie chimiche. E come questi altri due, è più il fumo dell’arrosto.

Come siamo giunti a questo punto? Cosa diamine è per davvero questa PNL?

La PNL: se la conosci la eviti

Il mondo è stato invaso dalla più invasiva e pericolosa forma di fanatismo degli ultimi millenni. Una religione che basa il suo successo sulla capacità di fare nuovi proseliti promettendo miracoli e salvezza. So che mi avete inteso. Si tratta proprio di lei, non prendiamoci in giro: la PNL.

Quando due brillanti studenti di nome Richard Bandler e John Grinder, nella prima metà degli anni ’70, “costruirono” la PNL, non si sarebbero mai aspettati che ne sarebbe venuta fuori una cosa del genere.

Il loro scopo era riunire le migliori tecniche di comunicazione e psicologia applicata per poter aiutare tutte le persone in difficoltà.

L’effetto fu ben altro. Tutti, eccetto le pesone in difficoltà, volevano ciò che la PNL permetteva: guarire.

Ciò che Bandler e Grinder non pensavano era che tutti erano malati. E chi non lo era poteva benissimo essere illuso di esserlo.

Il successo della PNL era solo questione di tempo. E così fu.

A cosa cavolo serve la PNL?

Cerchiamo di capire come funziona. Il principio di base è tanto semplice quanto disarmante: il cervello umano è così complesso che è formato da un insieme di parti, che per comodità possiamo suddividere in parte logica e parte istintiva. La realtà è molto più difficile, ma la pseudoscienza va forte di questi tempi, e nessuno vuol sentire parole difficili, quindi lasciamo così.

Le due parti vanno molto difficilmente d’accordo, perché hanno scopi quasi opposti: la parte razionale deve comprendere e adattarsi ai cambiamenti. La parte istintiva, al contrario, reagisce come sempre ha fatto, da migliaia di anni.

La PNL permette, comunicando nel modo giusto, di “mettere in contatto” queste due parti, ottenendo una sorta di “dialogo” che elimina molti problemi.

L’ancoraggio della PNL

Una delle più utilizzate tecniche di PNL è quella dell’ancoraggio. Si basa quindi sul meccanismo del condizionamento semplice (il cane di Pavlov per intenderci: suona il campanello e si sbava. In pratica, si associa uno stimolo ad una reazione) a cui viene applicato il condizionamento operante (quello per cui se ogni volta che suoniamo il campanello prendiamo la scossa, evitiamo di suonarlo).

L’idea brillante della PNL è utilizzare un metodo semplicissimo, cioè la sovrapposizione, per mettere insieme i due.

Esempio pratico: se tutte le volte che penso all’odore della casa o della torta della nonna sono travolto dalle emozioni portate dai ricordi, perché non sfruttare questa cosa? Prima di tutto ciò avviene perché il naso è in diretta comunicazione con il cervello, quindi ciò che porta è convertito subito in ricordi ed emozioni (se vuoi saperne di più su come funziona l’olfatto, puoi leggere qui).

Ora, con l’olfatto ciò è molto difficile, ma ci sono sensi molto più facili da influenzare, come l’udito. La musica genera negli esseri umani emozioni simili a quelle olfattive: tutti gli innamorati sanno cosa vuol dire “la nostra canzone”.

Si può quindi fare un “giochetto” molto semplice: sovrapponendo una musica a un’emozione, questa viene del tutto alterata.

Pensa a cosa succederebbe se guardando un film thriller come Psycho o Lo Squalo, invece di una musica di tensione ci fosse la sigla dei Puffi… almeno metà dell’effetto drammatico andrebbe perso. In pratica è ciò che accade con le candid camera: si mette un filmato di per sé doloroso e ben poco comico, come qualcuno che cade rovinosamente, aggiungendo effetti sonori da cartone animato. Il risultato: si ride.

La tecnica dell’ancoraggio funziona in modo analogo, specie nell’antifobia. Si fa pensare ad un momento terribile, e si fa ascoltare nel frattempo la sigla di una sitcom divertente.

Si può manipolare chiunque con la PNL?

In effetti sì, se non si conoscono queste tecniche! Questo può sembrare orribile e malvagio, ma deriva come sempre dall’uso.

Mi spiego: un coltello è un’invenzione utile o terribile? Dipende. L’invenzione in sé è utilissima per cucinare e mangiare. Ma se si usa per ammazzare qualcuno il suo uso diventa sbagliato.

La stessa cosa per la PNL. Io la uso per far smettere di fumare, per aiutare a controllare il peso, per eliminare una fobia. Tutte cose che non si possono ottenere dicendo a qualcuno “fai così e ci riesci”. Ma che invece comunicate nel modo giusto (diciamo manipolando, anche se il termine ha un’accezione molto negativa) si ottiene di aiutare qualcuno in difficoltà.

Potrei usarla quindi per convincere qualcuno di qualcosa a mio vantaggio? Se fossi una creatura con pochi scrupoli, ahimé, sì… per fortuna, non è certo il mio caso! Come avrai ormai capito, sono una persona alquanto etica. Esistono però persone molto più “libere” che non esitano a servirsi della PNL per i loro scopi.

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Due categorie in particolare oggi utilizzano la PNL sempre: i pubblicitari e i politici.

Vediamo quindi qualche tecnica per “sfuggire” alla PNL.

Tecniche di dialogo della PNL

Le tecniche di dialogo sono una parte molto importante della PNL. Praticamente l’unica parte che interessa tutti e quella in assoluto più richiesta. Le persone hanno poco interesse per sganciare una fobia, eliminare un problema personale o migliorare la propria vita. Fanno invece molta più attenzione quando si parla di come influenzare gli altri (a fin di bene in teoria, ma vale il principio del coltello spiegato prima) per farsi ascoltare.

La PNL non mostra la verità. Nessuno può

La PNL ha quindi elaborato una serie di trucchi linguistici che sembrano reali ma che, di fatto, ingannano.

Sono davvero tanti, quindi ne esporrò solo qualcuno per dare un’idea.

Causa-effetto: questa tecnica è molto potente, perché sfrutta la nostra naturale tendenza a trovare risposte, tipica del cervello umano. Siccome il nostro cervello ragiona in quest’ottica: “se ho un’azione A otterrò una reazione B”, è facile dargli un’azione reale e unire ad essa una reazione fasulla.

Facciamo un esempio. Se un uovo cade da 5 metri di altezza sull’asfalto (A) si rompe (B). Questa è vera.

Mettiamone ora una falsa, con la premessa vera. Se mi trasferisco all’estero (A) trovo lavoro (B). Questa è falsa. Non c’è nessun motivo logico o scientifico che metta insieme le due cose! Ma siccome è “verosimile”, il cervello ci crederà.

Sono certo che se frequenti i social network avrai visto centinaia di legami di questo tipo, che portano chi li espone ad avere ragione. Ebbene: sono falsissimi!

Modificare il quadro d’azione: anche questa è molto potente. Funziona così: allargo o restringo il caso per smontare la tesi dell’altro. Per un principio molto complesso ma facile a far capire, il cervello umano dà per istinto ragione a chi dimostra che l’altro ha torto. Questo, se ci pensate, è assurdo. Ma funziona, perché siamo animali sociali.

Esempio: se uno dice che la Terra è piatta e io dimostro che non è vero, danno ragione a me. Io potrei anche dire che la Terra è quadrata, non importa: siccome l’altro ha torto, ho ragione io.

Vediamo come ottenerla modificando il quadro. Uno dice “a Roma è pieno di buche per strada”. Per smontare la sua tesi posso restringere il quadro dicendo “la strada tal dei tali sotto casa mia non ha manco un buco, quindi stai mentendo”. Oppure allargare il quadro dicendo “con tutti i problemi che ci sono a Roma e in Italia, stai a vedere due o tre buche per terra? Si vede che non ti interessano le cose importanti!”.

In entrambi i casi, la tesi dell’altro è smontata. Ergo: ho ragione io!

Quindi la PNL insegna solo a manipolare?

No. Ma è pur vero che mette insieme molte pseudoscienze, e sappiamo bene che successo hanno. Mettere in un discorso parole come “neuroni specchio”, “canali d’accesso”, “metalinguaggio” fa sembrare molto intelligenti. La stessa PNL, “programmazione neuro linguistica”, ha un nome che mira a convincere con le parole difficili. E questo lo dicono gli stessi autori!

Purtroppo è facile che chi conosca bene la teoria abbia difficoltà ad applicarla. I migliori tiratori non sono stati né i Colt né i Beretta. I migliori piloti non sono stati né Ferrari né Lamborghini. Una cosa sono gli inventori, i teorici, coloro che sanno le cose per davvero. Altra cosa sono gli usufruitori.

Ovviamente, senza un tiratore abile il miglior fucile del mondo serve a ben poco. Allo stesso modo, senza oratori capaci, la PNL non sarebbe nota a nessuno.

Ma il potenziale della PNL è ben oltre la semplice manipolazione. Tramite essa è davvero possibile aiutare chi ha problemi.

Il problema principale è dato dal fatto che imparare a fare è molto semplice, e in tanti provano ad applicare la PNL senza avere un buon background di studi alle spalle. E quando si agisce così, la PNL in quanto tale, non funziona.

La manipolazione, purtroppo, sì.

Conclusioni

La PNL non è una tecnica assoluta e neppure una panacea. Non è allo stesso tempo un modo diabolico di piegare gli altri alla propria volontà. Invece è una tecnica, molto utile prima di tutto per sé stessi, e come tale consiglio a tutti di impararla e approfondirla.

Antonio.

Per approfondire

Bandler e Grinder: “La struttura della magia

R. Bandler: “Il potere dell’inconscio e della PNL

A. Robbins: “Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario

R. Cialdini: “Le armi della persuasione

Ti invito a vedere il mio webinar sulla pnl qui sotto.

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L’autore: Antonio Meridda

ritrattoAntonio Meridda è laureato in scienze naturali, con master in etologia e in giornalismo scientifico. Formatore ed esperto di linguaggio del corpo ha ottenuto le certificazioni F.A.C.S. (Facial Action Coding System) e B.C.E. (Body Coding System) ed è autore di numerosi libri e videocorsi sull’argomento. Iscriviti alla sua newsletter per leggere i suoi articoli e imparare tutto sul linguaggio del corpo.

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